Chi soffre di gastrite spesso è una persona che tende ad evitare i conflitti. Tende all’armonia nelle relazioni e, per non creare una situazione di disaccordo, preferisce non esprimere il proprio disappunto in situazioni considerate intimamente inaccettabili, senza riuscire ad esprimerlo esteriormente.
A livello analogico sopporta nelle situazioni che però proprio “non gli vanno giù”, e il disappunto rimane letteralmente sullo stomaco.
Sono persone con la tendenza a non vivere l’aggressività, intesa come espressione del proprio disaccordo senza temere la reazione dell’altro.
La ricerca dell’armonia nella relazione, anche a costo di evitare il confronto e di sopportare situazioni che però risultano sgradevoli, è legata solitamente alla paura di far rimanere male l’altro (senso di colpa) o alla paura del giudizio altrui e quindi di essere rifiutato o respinto.
Continua a rimuginare senza essere capace di comunicare il proprio parere, questo porta a sopportare situazioni che però gli risultano sgradevoli e gli portano disagio. Trattandosi di sopportazione e non di accettazione, il disagio si manifesterà a livello dello stomaco con gastrite o reflusso gastroesofageo. Incapace di ribellarsi a una situazione che ritiene ingiusta il dolore si esprime a livello fisico anziché verbale, non riuscendo a digerire né la situazione, né gli alimenti. Quando ci brucia una situazione e non lo esprimiamo per paura, sarà lo stomaco a bruciare.
Domande utili da porsi:
– Mi sento in colpa ad esprimere il mio disaccordo?
– Ho paura di far rimanere male l’altro o di essere giudicato male?
– Quale situazione proprio non mi va giù?