Omeopatia

L’omeopatia dà particolare rilievo al concetto di “terreno”, per cui nell’organismo, affinché si manifesti una patologia, si devono creare delle condizioni favorevoli affinché ciò accada: è necessario un precedente indebolimento dell’organismo e del sistema immunitario, e questo è strettamente correlato a quello che è il vissuto personale ed emozionale dell’individuo.
La salute non è vista come una mera assenza di sintomi fisici, ma soprattutto come uno stato di benessere psico-fisico che deve coinvolgere la persona sotto ogni aspetto.
La malattia è espressione di un mancato adattamento: quando il sistema-individuo non è in equilibrio non reagisce in maniera efficace agli stimoli esterni, allora compaiono dei sintomi.
Questo approccio si affianca all’azione puramente fisica del medicinale omeopatico, dovuta al processo di diluizione e dinamizzazione di rimedi provenienti dai regni vegetale, animale e minerale e al Principio di Similitudine (Similia Similibus Curantur, “curare il simile col simile”).
In sintesi, il rimedio omeopatico stimola l’organismo a reagire per eliminare il sintomo, grazie ad un’azione chiarificata nell’ultimo secolo dalla fisica quantistica, e che la differenzia dalla medicina tradizionale e dalla fitoterapia che si fondano su una fisica puramente meccanicistica.
In Italia sono stati riconosciuti come farmaci a tutti gli effetti dall’Agenzia Italiana del Farmaco.