Mi trattengo?
Chi soffre di solite molto spesso è una persona che presenta difficoltà ad esprimere e manifestare la rabbia e le proprie paure. Si tratta di persone perfezioniste e tendenti al controllo, di sé stesse e delle situazioni esterne.
Sono persone con un importante codice morale, molto corrette e a volte intransigenti, verso gli altri ma soprattutto verso sé stesse. Per cui manifestano una difficoltà nell’esprimere la propria rabbia, per paura di fare brutta figura, di perdere il controllo della situazione oppure di non agire nel modo corretto.
Il perfezionista tende ad agire secondo “ciò che è giusto” o moralmente corretto, e a non ascoltare e assecondare quindi i propri impulsi primari, reprimendoli e facendo prevalere la razionalità all’emotività. Mette in atto una severa autocritica per cui non si esprime se non è certo di farlo nella maniera corretta, la paura prevalente è quella di fare brutta figura o non essere all’altezza.
La paura viene repressa inconsciamente per il timore di sentirsi o mostrarsi vulnerabili e, secondo la propria concezione di perfezione, deboli agli occhi altrui.
L’ansia non permette di valutare lucidamente le situazioni, per cui situazioni esterne che ci mettono in difficoltà vengono respinte senza un’analisi critica, avviene un rifiuto troppo rapido.
Le emozioni represse tenderanno ad esprimersi attraverso l’intestino, a livello analogico con la perdita di controllo e lo sfogo degli impulsi viscerali trattenuti, di solito manifestandosi nei momenti in cui abbiamo paura di non essere all’altezza.
La qualità da sviluppare è l’accettazione dei propri limiti e della propria umanità, concedendosi di provare paure ed emozioni intense e a volte di commettere errori. Questo porterà a una maggiore flessibilità verso gli altri, le situazioni esterne che non condividiamo, ma soprattutto verso noi stessi e la nostra umana imperfezione.
Domande utili da porsi:
– Di cosa ho paura?
– Con chi non esprimo la mia rabbia?
– Cosa vorrei fare che però ritengo scorretto?