L’artiglio del Diavolo è uno degli antinfiammatori più potenti che offre la natura.
Il suo nome suggestivo deriva dall’aspetto particolare dei suoi frutti: ovoidali e legnosi, sono muniti di spine, per permetterle di difendersi dagli animali. Pianta africana, cresce specialmente nel Deserto del Kalahari, su terreni sabbiosi.
Chiamato anche “arpago”, il nome completo è Harpagophytum Procumbens. È noto da sempre per la sua attività antinfiammatoria soprattutto a livello delle articolazioni, rendendolo un medicinale indispensabile in caso di reumatismi.
Quando è utile?
È inoltre fondamentale nelle terapie croniche per ridurre il dosaggio dei farmaci antinfiammatori di sintesi.
Come funziona?
Ha un’importante attività antidolorifica e antinfiammatoria.
I suoi principi attivi (arpagoside, arpagide, procumbide) hanno un’azione mirata verso i tessuti del sistema osteoarticolare.
Come si assume?
Effetti Collaterali
I suoi principi attivi agiscono anche a livello dell’apparato digerente, per cui bisogna evitare l’uso in caso di ulcera gastrica o duodenale. Da assumere sotto stretto controllo medico in caso di assunzione contemporanea di altri farmaci: anticoagulanti, antiaritmici, ipotensivanti, ipoglicemizzanti, cortisone.
Attenzione quindi in chi soffre di Diabete di tipo II, aritmia, pressione alta,
Controindicato nelle donne in gravidanza o in fase di allattamento.